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Ti presento Punctum
Io sono Silvia e questo non è solo un podcast di fotografia […]
EPISODIO #1
Gli stalker di Chernobyl
Con Pierpaolo Mittica
EPISODIO #2
Una storia guatemalteca
Con Daniele Volpe
Come alcune fotografie animano lo spettatore, così alcuni eventi segnano chi li fotografa
COS’È PUNCTUM
Punctum è un podcast che racconta quello che i fotografi hanno vissuto durante la realizzazione dei loro reportage.
Il nome è preso in prestito dal critico Roland Barthes, che definiva punctum, in una fotografia, quell’elemento che “partendo da una scena, come una freccia, mi ferisce”.
Il Punctum è un elemento che c’è solo in certe fotografie e che, se pure non sempre si può individuare razionalmente, è decisivo, tale da custodire il cuore di tutta l’immagine. È ciò che riesce a suscitare quel senso di verità e di turbamento che solo alcune fotografie sanno darci. Il punctum è nello scatto, ma ci porta al di fuori di esso, consegnandoci un’esperienza tanto preziosa quanto inattesa di comprensione e conoscenza della scena a cui stiamo assistendo.
I RACCONTI DEI FOTOGRAFI
Questo concetto mi sembrava adatto per parlare di quegli avvenimenti che segnano profondamente chi li fotografa. Ai fotografi capita di vivere sul campo esperienze da cui rimangono loro stessi segnati in modo altrettanto inaspettato. La realizzazione di un reportage fotografico implica di stare fisicamente di fronte a una persona, davanti a un paesaggio, nel mezzo degli eventi. Eppure non tutto ciò a cui si assiste pesa allo stesso modo sul piano personale. Tra tutte le storie in cui si immergono ce n’è sempre una che li sbilancia di più e li coinvolge particolarmente, come alcuni scatti fanno con chi li guarda.
I racconti di questi eventi si fondono con l’approfondimento dei reportage che i fotografi stavano realizzando quando li hanno vissuti, e che costituiscono il punto di partenza e quello di arrivo di ogni puntata.
Ho creato questo podcast narrativo che parte dalle fotografie per portare chi ascolta fin dentro alle esperienze di chi le scatta.
È scritto e realizzato da me, Silvia Longhi, sulla base delle storie che mi hanno raccontato i fotografi coinvolti e dei testi che accompagnano i loro reportage.
COME È NATO
Era il 2020, e nel mezzo del lockdown che tutti abbiamo vissuto diversamente, la mia lista delle cose da fare era completata.
Io sono Silvia Longhi, sono una fotografa e qui puoi leggere qualcosa su di me.
Non potendo lavorare, avevo sistemato i backup, aggiornato il sito e il portfolio, inviato mille e-mail con un progetto fotografico, avevo letto, guardato film, finito una serie, fatto aperitivi in call con tutti i conoscenti, mi ero riposata, avevo cucinato quanto bastava per non sfigurare sui social tra focacce e pagnotte e mi rimaneva solo una cosa da fare: il Grande Progetto Personale, che sulla scia di Guido Catalano chiameremo il GPP. Il GPP aveva palesato una caratteristica fino a quel momento inesistente ma comune a tutti i GPP: che fosse scrivere un libro o realizzare il podcast che avevi in mente da anni, o lo portavi a termine durante il lockdown, o avresti procrastinato per sempre per non realizzarlo mai.
Questa consapevolezza unita al tempo in abbondanza e all’esaurirsi della to-do-list ha fatto si che in molti aprissimo quel cassetto in cui avevamo riposto il nostro GPP. Il mio era Punctum, di cui avevo chiaro da due anni tempi modi e caratteristiche. E così, dopo ulteriori mesi di montaggi, aggiustamenti, correzioni, infiocchettamenti vari a gennaio 2021 è nato Punctum: i racconti dei fotografi.
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CREDITS
Sonorizzazione in collaborazione con Massimo Antoniazzi con musiche originali e sigla dei Capitan Guepière. Master a cura di studio Soundkode (Marco Bonutto). Progetto grafico: Carin Marzaro. Animazione video: Playpics (Ernesto Zanotti)